dal 22/01/2024 ad esaurimento fondi
È un’iniziativa finalizzata a sostenere le imprese lombarde che hanno intrapreso, nell’ambito del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, un processo di ristrutturazione e necessitano di nuove risorse per finanziare la fase di rilancio del business.
I beneficiari sono:
PMI (con esclusione delle micro – imprese) oppure Mid Cap
regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati alla data di presentazione della Domanda o, in alternativa, due esercizi contabili chiusi nel caso di società non obbligate al deposito del bilancio
con una sede legale e/o operativa oggetto dell’intervento in Lombardia. Il requisito deve essere mantenuto fino all’estinzione del Finanziamento
abbiano concluso positivamente una Composizione Negoziata della Crisi ai sensi degli artt. 12 e segg. del CCII oppure che abbiano in essere e rispettato per un arco di tempo minimo di 9 mesi dal relativo decreto di omologa un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato, ai sensi dell’art. 57 del CCII oppure un concordato preventivo in continuità omologato ai sensi degli artt. 84 segg. del CCII, oppure, un piano di ristrutturazione omologato ai sensi dell’art. 64-bis CCII.
L’Agevolazione si compone di:
una Garanzia regionale gratuita (o parzialmente gratuita su richiesta del Soggetto Richiedente) su un Finanziamento a medio-lungo termine erogato da Finlombarda e finalizzato a ottenere le risorse finanziarie necessarie per il Progetto di Investimento pari all'80% delle spese ammissibili;
un Contributo fino ad un massimo di € 60.000,00.
Sono ammissibili le seguenti spese:
acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature, hardware e arredi, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali;
acquisto di software e licenze d’uso software; costi per servizi software di tipo cloud e saas per un periodo non superiore ai 12 mesi di servizio (ammissibili solo nell’ambito di applicazione del Regime de minimis);
acquisizione di marchi, brevetti e licenze di produzione;
opere murarie e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alla voce a), nel limite del 20% di tale voce di spesa;
costi per servizi di consulenza prestati da consulenti esterni e correlati all’investimento, nel limite massimo del 30% delle voci precedenti
fabbisogno di capitale circolante nel limite massimo del 40% delle voci da 1) a 4) (ammissibile solo nell’ambito di applicazione del Regime de minimis).
CONTATTACI PER MAGGIORI INFORMAZIONI.
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